La pizzica è un ballo che affonda le sue radici in tempi molto remoti. Deriva da quella che un tempo era uno degli strumenti terapeutici utilizzati per curare le “tarantolate” le donne, e più raramente gli uomini, che manifestavano sintomi come convulsioni, perdita di conoscenza e malessere generale che si riteneva fossero stati causati dal morso della tarantola, un piccolo ragno assai diffuso nelle campagne dell’Italia Meridionale.ù
Studi recenti hanno messo in dubbio che la puntura dell’insetto potesse effettivamente provocare il male, ritenendo piuttosto quest’ultimo come una manifestazione di malessere sociale che andava a colpire soprattutto le donne, le cui condizioni di vita nella cultura contadina erano caratterizzate da subalternità e sottomissione.
Una sublimazione di un malessere esistenziale insomma, che invece che prendere la strada dell’isteria o di problema psichiatrico si manifestava con tipiche manifestazioni che ai tempi facevano apparire la persona colpita dal male come “posseduta” dal veleno del ragno.
La danza ipnotica e selvaggia della pizzica aveva la funzione di esorcizzare il male attraverso movimenti sempre più rapidi e frenetici della malata, che, attorniata dal gruppo di suonatori si abbandonava alla danza fino al punto di perdere conoscenza.
La dimensione terapeutica e curativa della pizzica sono pian piano scomparse, ed oggi sono sempre di meno le persone che la utilizzano in chiave medica. Ma resta intatto il fascino e la bellezza di una musica ipnotica e frenetica, che ha fatto breccia soprattutto nel cuore e nelle menti dei giovani, che, soprattutto in Salento, hanno imparato ad apprezzare ed hanno saputo recuperare una tradizione culturale e musicale che rischiava di scomparire.
Esempio eclatante di questo recupero è sicuramente il festival che si tiene ogni anno a Melpignano, La Notte della Taranta, quest’anno giunto alla sua decima edizione. Un festival che, partito in sordina è diventato in poco tempo uno degli eventi più importanti dal punto di vista musicale sociale e culturale per il territorio salentino. Non solo per il recupero della tradizione popolare, ma anche per le contaminazioni e le innovazioni che il rinato interesse per la pizzica ha conosciuto nel corso dell’ultimo decennio.
Artisti di fama internazionale sono stati così coinvolti nella manifestazione, diventata oggi una delle eccellenze dell’estate salentina, accanto agli altri elementi di attrazione che hanno fatto del Salento una regione sempre più apprezzata come meta delle proprie vacanze.
Una delle tante ragioni in più per visitare il Salento e per vivere la splendida regione pugliese quindi, non solo per le sue bellezze naturali artistiche ed architettoniche ma anche per ammirare cultura e tradizioni di sicuro interesse e fascino.
Sono sempre di più ogni anno i frequentatori del festival, un appuntamento da non perdere per una vacanza indimenticabile in Salento.